La xilografiain esame si riscontra in due discorsi, il LXI e il LXVII. In entrambe le didascalie a inizio capitolo si allude a Cristo che discute con i Farisei.
L’immagine, quindi a una prima occhiata può sembrare pertinente con entrambi i capitoli, ma sarebbe un errore. Osservando meglio l'incisione e leggendo le parole del Villegas risulta evidente che l’immagine si riferisca a un episodio specifico narrato dall’autore: «Christo si trova ad una festa appellata Encenias, ou’ hebbe un ragionamento co Farisei, da che procedette, che quelli lo vollero lapidare».
Ecco che, per l’ennesima volta il testo chiarisce il significato dell’immagine e viceversa.
La tentata lapidazione di Cristo da parte dei Farisei è un tema poco raffigurato.
Al centro di una grande sala, Gesù sta scappando da un gruppo di Farisei che brandiscono delle pietre.
Si ritiene l’immagine di natura didascalica e illustrativa del testo di riferimento in entrambi i casi, anche se è evidente il suo specifico soggetto iconografico che si rifarebbe solo alla sua seconda comparsa.
Essendo un soggetto raro e difficilmente protagonista di un dipinto, per un confronto si rimanda a un particolare all’interno di uno degli affreschi della Cappella Sistina, dedicati alle Storie di Cristo. La consegna delle Chiavi di Perugino costituisce uno dei vertici artistici del ciclo della Sistina, ed è considerato quasi all’unanimità il capolavoro dell’artista. Sullo sfondo dell’affresco, davanti al tempio di Gerusalemme, rappresentato in forme rinascimentali, in secondo piano, sono rappresentati altri due episodi evangelici: il pagamento del tributo e la tentata lapidazione di Cristo, a cui si riferisce l’iscrizione soprastante: CONTURBATIO IESU CHRISTI LEGISLATORIS.

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